Ci sono molte ragioni personali per cui una donna desidera risollevare il proprio seno:
Con la mastopessi è possibile sollevare le mammelle cadenti senza alterarne il volume. Si potrà dunque mantenere un seno florido, quello che si va a modificare è la forma.
A volte per dare un maggior sostegno alle mammelle è opportuno aggiungere una protesi, magari anche di piccole dimensioni.
Esiste inoltre la possibilità di utilizzare il proprio volume per creare una cosiddetta autoprotesi e sfruttare così le potenzialità del proprio tessuto autologo, l’effetto finale sarà simile a quello ottenibile con l’utilizzo di una protesi mammaria.
Il dott Francesco Idone, con la paziente di fronte ad uno specchio, è solito disegnare sulla cute della paziente i disegni del progetto preoperatorio, al fine da rendere la procedura chirurgica comprensibile e permettendole di avere un’idea molto realistica di come sarà il seno dopo l’intervento chirurgico.
Prima di eseguire l’intervento sono richiesti alcuni semplici esami ematochimici ed alcuni esami strumentali come ecografia o mammografia.
La paziente non avrà mai dolore nel post-operatorio, tutte le suture sono realizzate con fili riassorbibili che dunque non sarà necessario rimuovere. Dopo un riposo di 24-48 ore la paziente potrà riprendere in maniera graduale le sue normali attività lavorative e sociali.
Le cicatrici saranno le più contenute possibili e collocate intorno all’ areola, nella parte centrale della mammella o nel solco inframammario. Generalmente tendono a schiarirsi velocemente fino a diventare molto poco visibili.